Per recessione gengivale si intende quel fenomeno per cui la gengiva si ritrae e lascia scoperta una porzione del dente, di solito coperto dalla gengiva stessa. Si parla di recessione gengivale quando i denti sembrano più lunghi del normale. Nonostante, ad un primo sguardo, la recessione gengivale viene sentita come un problema prettamente estetica, in realtà nasconde insidie e problematiche ben più gravi. Infatti, se non curata per tempo, la recessione gengivale potrebbe portare anche alla perdita di uno o più denti.
Non esiste un’età precisa in cui inizia a manifestarsi la recessione gengivale. Tuttavia, risulta più rara nei soggetti che hanno un’età inferiore ai 30 anni. Infatti, quando parliamo di recessione gengivale a vent’anni ci stupiamo: in realtà, essendo una patologia casa causata da diversi fattori, è possibile svilupparla anche ad un’età relativamente giovane.
Tra le principali cause di questa patologia ci sono sicuramente quelle esterne:
restauro dentale a diretto contatto con la gengiva in questione, trattamenti di ortodonzia non eseguiti correttamente e che portano a problematiche come questa, la tanto temuta parodontite (puoi scoprire di più qui), la malocclusione e il bruxismo.
Altre cause possono essere le abitudini personali dannose che possono contribuire a sviluppare precocemente la recessione gengivale. In particolare, tra queste, troviamo lo spazzolare i denti in maniera troppo aggressiva o con spazzolini troppo duri, la malsana abitudine di mangiare le unghie e il fumo di sigaretta eccessivo.
Recessione gengivale a 20 anni: un problema reale per i giovani
Soffrire di recessione gengivale a vent’anni rappresenta un problema molto sentito per i giovani pazienti. In primo luogo, perché il fattore estetico risulta veramente molto importante e, in secondo luogo, perché può influire sul benessere psicofisico quotidiano del giovane paziente.
Tuttavia, la prevenzione risulta molto efficace. Infatti, la recessione gengivale non si manifesta da un giorno all’altro ma avviene poco per volta: questo può aiutarti a intervenire in tempo, tenendo sott’occhio i primi sintomi. Tra questi, troviamo la sensibilità dentale molto accentuata, soprattutto agli stimoli di natura termica: Un altro sintomo molto importante da non sottovalutare è il sanguinamento delle gengive nel momento in cui vengono spazzolate. Inoltre, se si notano delle differenze tra un dente e l’altro a livello gengivale, è molto probabile che si sviluppi una recessione gengivale sul dente che appare più lungo, quindi “scoperto”.
È importantissima la prevenzione: agisci in tempo.
Ti consigliamo di affidarti al tuo dentista di fiducia e capire se effettivamente è in corso una recessione gengivale. Purtroppo, il tessuto gengivale non si rigenera spontaneamente. Per questo, quando la recessione gengivale è in uno stadio avanzato, è molto probabile che il tuo dentista ti consigli di ricorrere a un intervento chirurgico. Quest’ultimo consiste nell’innestare sulle gengive del tessuto precedentemente asportato. Se il problema è in stato non avanzato, il tuo dentista potrà consigliarti di iniziare a prenderti seriamente cura della tua corretta igiene orale. In questo modo potrai prevenire l’aggravarsi della patologia e limitare i danni.
Pensi di soffrire di recessione gengivale, o hai bisogno di una consulenza specifica per il tuo sorriso?
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