Gengiva ritirata su un solo dente: ecco quello che c’è da sapere
Uno dei problemi più comuni quando si parla di fastidi legati al proprio sorriso è quello della cosiddetta recessione gengivale. La recessione gengivale si verifica quando la gengiva coinvolta tende a ritirarsi dai denti, esponendo le radici. In pratica, siamo in presenza di una gengiva ritirata quando notiamo che il dente in questione è maggiormente scoperto.
Ma, quali sono i primi sintomi a cui dobbiamo prestare attenzione nelle prime fasi della recessione gengivale?
Sicuramente il primissimo campanello d’allarme è la maggiore sensibilità dentale, soprattutto in presenza e nelle vicinanze della gengiva che si sta ritirando. Normalmente, soprattutto nelle prime fasi della recessione gengivale, notiamo che uno o più denti appaiono più scoperti e più lunghi rispetto agli altri.
Inoltre, essere in presenza di una o più gengive ritirate, può portare all’usura del colletto del dente e a conseguenti formazioni di tasche parodontali in cui si accumulano batteri, che possono dare origine a infezioni.
La recessione gengivale, nella maggior parte dei casi, non rappresenta un problema molto grave. Tuttavia, è bene non ignorarlo e prestare la giusta attenzione per le giuste cure mediche preventive.
Se anche tu hai notato una gengiva ritirata su un solo dente, molto probabilmente sei in una delle prime fasi della recessione gengivale, circoscritta ad un solo dente.
RECESSIONE GENGIVALE: LE POSSIBILI CAUSE
I fattori che possono causare la recessione gengivale sono molteplici: la cattiva igiene orale, la scarsa cura del proprio sorriso e spazzolare i denti in maniera eccessivamente vigorosa. Inoltre, possono causare una gengiva ritirata su un solo dente anche dei trattamenti odontoiatrici effettuati in precedenza. Infatti, spesso, una delle cause più comuni è rappresentata da otturazioni provvisorie effettuate negli anni precedenti in maniera non adeguata. Non solo, altre cause possono riconoscersi nella predisposizione biologica dei tessuti molli, nella cattiva abitudine di non passare il filo interdentale o in quella di fumare o masticare tabacco…Insomma: la recessione gengivale si può manifestare per molti motivi.
In questo caso la prevenzione si dimostra la cura migliore. Prevenire, soprattutto quando si parla di salute dentale, è la strada meno dolorosa e più economica. Nel caso specifico della recessione gengivale, poi, è anche la più efficace. Infatti, non esiste una vera e propria cura per la recessione gengivale. Tuttavia, è possibile eseguire degli interventi chirurgici volti al ripristino tramite innesto dei tessuti molli mancanti. Inoltre, è possibile ricorrere all’impianto dentale (https://www.studiodentisticogramaglia.it/servizi/), particolarmente indicato per casi più avanzati di recessione gengivale che compromettono fortemente sia l’estetica che la funzione masticatoria.
il consiglio dell’esperto
Il dottor Fabio Gramaglia, per prevenire il fastidioso problema della gengiva ritirata consiglia di seguire questi semplici, ma efficaci accorgimenti:
-lavarsi correttamente i denti con movimenti circolari 3 volte al giorno
-utilizzare spazzolini con setole morbide
-utilizzare correttamente e in maniera non vigorosa il filo interdentale
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